padula sistema museo

è un borgo medioevale che ha visto il sedimentarsi di epoche diverse. nel cuore del vallo di diano, la cittadina è celebre per la sua imponente certosa [tra i monasteri più grandi d’europa], ma c’è una storia tutta da scoprire, che parla di culti pagani e cristiani, storia dell’unità d’italia e lotta alla mafia.

la certosa di san lorenzo

la certosa è promossa e finanziata a partire dal 1306 da tommaso sanseverino, conte di marsico, sul nucleo originario di una grància antica [struttura con funzione di azienda agricola, collegata alle abbazie benedettine] acquistata dall’abbazia di montevergine già dedicata a san lorenzo.

la costruzione del complesso segue lo schema dell’ordine dei certosini, basato sulla netta distinzione di due grandi aree funzionali: casa bassa [domus inferior] che comprendeva i luoghi di lavoro, destinata ai frati che non hanno ricevuto gli ordini religiosi, preposti ai servizi manuali, alla sussistenza materiale della comunità e ai rapporti con il mondo ‘esterno’ e casa alta [domus superior], zona di residenza dei padri, regno del silenzio, della meditazione e della clausura. a collegare i due piani, lo scalone ellittico a doppia rampa, costruito nel 1779 da gaetano barba, allievo di vanvitelli. camminando per gli ambienti della certosa, sarà impossibile non farsi suggestionare da stucchi, volte affrescate e giardini che accompagnano il visitatore in epoche antiche.

casa museo di joe petrosino

risalendo i vicoli di padula, si arriva a una casa che racconta una storia a cavallo tra ottocento e novecento, che parte da padula e arriva fino a new york: una storia di riscatto, immigrazione e lotta alla mafia. il museo allestito nella casa natale del poliziotto italo-americano giuseppe “joe” petrosino è l’unica casa-museo in italia dedicata a un rappresentante delle forze dell’ordine. joe petrosino nasce a padula nel 1860 e si trasferisce giovanissimo negli stati uniti con il sogno di diventare poliziotto e combattere quella mafia che sta rovinando la reputazione degli italiani a new york. nelle varie stanze viene ripercorsa, da un lato, la storia del poliziotto che riuscì a infiltrarsi negli ambienti mafiosi di little italy, dall’altro, attraverso istallazioni multimediali, la storia dell’antimafia, nata anche dall’impulso pionieristico di petrosino.

il museo civico multimediale

poco più in alto della casa di joe petrosino si trova il museo civico di padula che, attraverso supporti multimediali innovativi, esplora la storia del territorio, fino all’unità d’italia: archeologia, risorgimento, brigantaggio, ambiente e identità civili composite. nell’ultima sala del piano superiore, i visitatori sono invitati a prendere parte al processo immaginario di carlo pisacane, eroe della spedizione di sapri del 1857, naufragata tragicamente proprio nei pressi di padula. Una storia ancora attuale, che continua a interrogare la coscienza civile di chi visita questi luoghi.

il battistero di san giovanni in fonte

appena fuori padula, sorge un sito tanto affascinante, quanto enigmatico, in cui sembra di essere sospesi nel tempo. il battistero paleocristiano di san giovanni di marcellianum è uno dei più antichi dell’occidente [IV secolo]. immersi in un silenzio avvolgente, si entra in un luogo la cui sacralità è palpabile. Si tratta di una vasca battesimale realizzata su una sorgente perenne, che, si racconta, durante la notte di pasqua [storicamente, la notte riservata ai battesimi anticamente], riempiva la vasca. un prodigio che nell’antichità ha richiamato molti fedeli. i restauri del 1985-1987 hanno riportato alla luce una struttura articolata intorno a un corpo di fabbrica quadrato, e le mura, che in origine probabilmente reggevano una cupola. evidente il reimpiego di reperti romani, recuperati da una villa d’età imperiale, mentre gli affreschi risalgono alla fondazione, VI-VII secolo, e al IX secolo.

periodo suggerito

tutto l’anno

visite guidate

su prenotazione info@info

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I luoghi

il progetto

Progetto cofinanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale

 

contatti

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