la comunità, il territorio

Padula [probabilmente dal latino medievale paludem] è il cuore, il destino, dell’area occidentale del Vallo di Diano, 699 metri sul mare, in un contesto naturale incorniciato da una vegetazione rigogliosa, dal cielo terso, dal profilo nitido della vetta del cervati e dei monti della maddalena. i dintorni a nord-est invitano a passeggiate a pieni polmoni tra boschi di pini e di faggi. Sulle rotte tra nord e sud, est e ovest, attraversata dalla via romana Popilia, custodisce la civiltà di culti pagani e cristiani millenari, le chiese medioevali, la laboriosità dei maestri scalpellini che ancora lavorano il marmo bianco delle sue cave.

È un borgo magico, saturo di storie antiche e nuove. È la casa di Joe Petrosino, emblema della legalità moderna e della lotta senza quartiere alle mafie di tutte le latidudini, dell’epopea risorgimentale di Carlo Pisacane. è il casato nobile dei Sanseverino, che commissiona ai frati nel 1306 la più imponente certosa del sud, patrimonio mondiale dell’Unesco, la Certosa di San Lorenzo.

È una tessera essenziale del territorio esteso del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dell’incantesimo della natura meno contaminata dall’uomo, a sud della Campania Felix.

È la porta di accesso, dalla dorsale appenninica, alla colonia della Magna Grecia meglio conservata e valorizzata nella penisola, Paestum, alle radici del pensiero d’occidente, a Velia, al patrimonio di cavità carsiche, di sorgenti incontaminate, di grotte – PertosaCastelcivitaMorigeratiCapelli di Venere… – che non smette di sorprendere i visitatori in cerca di esperienze memorabili.

il network

Con la fabbrica monumentale della Certosa di San Lorenzo, con il borgo integro e il sistema museale civico che la anima, Padula ha tutte le potenzialità per diventare il baricentro, la macchina di produzione di contenuti e significati che mettano in valore la trama di infrastrutture reali e simboliche che la attraversano e la completano: dalla magia di natura e ambiente del parco nazionale, al sistema di acque montane e marine, grotte carsiche, gole, oasi, cascate, piccoli borghi sospesi nel tempo, alle memorie archeologiche impregnate di cultura italica, alla Magna Grecia, alla civiltà romana, alle coste tirreniche che incorniciano le spiagge bianchissime e il mare terso.

Senza trascurare, ancora, i cammini tradizionali di esplorazione lenta, dalla sacralità del battistero di San Giovanni in fonte alle sorgenti della meditazione filosofica e della sapienza medica d’occidente, a velia, fino a configurare un’offerta di beni e servizi orientata alla platea più ampia dei turismi ‘di qualità’ a misura d’uomo e di madre terra.

Nata dalla collaborazione esemplare tra Ministero della cultura, Direzione regionale dei musei della Campania e comune di Padula, padula network è uno spazio virtuale di incontro, di proposta e partecipazione critica, aperto per vocazione a tutte le energie – cittadini di buona volontà, istituzioni pubbliche, associazioni no-profit, imprese creative, start up innovative, nuove generazioni in cerca di occasioni di formazione ‘in vivo’ – interessate a costruire prospettive originali di aggregazione, valore e valori sostenibili, micro-comunità che metabolizzano identità secolari per tracciare nuovi cammini.

contatti

costruiamo insieme

padula network è un invito permanente a esplorare, contribuire criticamente, costruire insieme. Uno strumento di trasformazione a servizio della comunità residente, di cittadini di buona volontà, studenti, imprese generose e visionarie, start up innovative, Istituzioni di ricerca, associazioni culturali, mecenati. Riparte dalla sobrietà e laboriosità della regola certosina per aprire la strada alla cultura aperta e partecipativa dell’open innovation a misura di nuovi orizzonti di intraprendenza, di convivenza civile e sostenibilità.

a seguire, a titolo di esemplificazione orientativa, un primo catalogo di azioni concrete già pronte per l’uso

_ ora et labora. 3.565 metri quadri, nell’area smisurata della cosiddetta Casa bassa del monastero che comprendeva i luoghi di lavoro – depositi, granai, stalle, lavanderie, spezieria…–, destinata ai frati che non hanno ricevuto gli ordini religiosi, preposti ai servizi manuali, alla sussistenza materiale della comunità e ai rapporti con il mondo ‘esterno’: grandi spazi aperti flessibili, insieme a 12 sale attrezzate con proiettori, schermi, impianti audio e stereo, pronti ad accogliere convention, congressi, colazioni di lavoro, meeting e workshop, concerti, sfilate di moda, set fotografici, cinematografici, pubblicitari, cicli di formazione, fiere mercato, eventi e mostre culturali…

_ organizza la tua festa. Pronti, analogamente, sul versante della vita quotidiana, per le famiglie, per i cittadini comuni di ogni provenienza, a spalancare le porte alla gioia, ai riti della socialità, della condivisione, della meditazione in buona compagnia, battesimi, compleanni, matrimoni, anniversari, spettacoli teatrali, cineforum, animazioni per tutte le età, feste all’aria aperta, aule di lettura, corsi di cucina, sale di benessere e di meditazione, palestre per il corpo e per la mente…

_ adotta un borgo. Cosa di meglio, dalla piazza virtuale e reale della Certosa restituita alla centralità delle stagioni migliori, che esplorare l’universo di piccoli centri, di borghi a rischio di estinzione, per recuperare la memoria viva di tradizioni millenarie ? Una inversione di rotta radicale, dal rischio di abbandono definitivo alla riconquista di spazi cruciali nelle nuove frontiere del cosiddetto green deal e della biodiversità, a partire da adozione mirate da parte di scuole del territorio  di ogni ordine e grado che si riappropriano della propria identità e si trasformano in ambasciatori e sentinelle di nuovi stili di vita e convivenza; proseguendo con l’emigrazione di ritorno, grazie anche alle agevolazioni recenti che finalmente incoraggiano il lavoro creativo ‘a distanza’, la nascita di nuovi mestieri, l’investimento sulle proprie radici; fino a processi di decentramento di prodotti e servizi da parte di imprese lungimiranti pronte a scommettere sul futuro che è già qui…

_ restauriamo insieme. Ogni trasformazione duratura, d’altra parte, si nutre di piccole azioni connettive. L’occasione di contribuire, ciascuno con i propri mezzi, cittadini comuni e grandi mecenati senza distinzioni di merito, alla salvaguardia attiva di un patrimonio smisurato, da manufatti artigianali di uso quotidiano a opere di ingegno, materiali e immateriali, che esprimano il nocciolo duro del genius loci diffuso, può rappresentare a regime uno strumento cruciale per rinnovare la trama di storie peculiari da cui attingere per lavorare a nuovi scenari sostenibili. padula network farà ogni sforzo per aggiornare in progress il catalogo delle occasioni concrete per il fundraising, per documentare obiettivi a portata di mano, risultati acquisiti in piena trasparenza e tracciabilità, nuove occasioni, senza trascurare opportunità e moltiplicatori gli strumenti agevolativi di risorse pubbliche troppo spesso dilapidate.

ma le occasioni di incontro e di condivisione, di proposte aggiuntive originali, non si esauriscono certo in questi primi spunti. l’unico vincolo è la disponibilità di energie e competenze capaci di perseguire i risultati auspicati, per fare corrispondere buone pratiche ai buoni propositi: segnala le tue proposte utilizzando il form di contatto.

su questa terra d’esilio sfavillò il pensiero più alto e più puro dei greci
[amedeo maiuri]
il progetto

Progetto cofinanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale

 

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